Storia contemporanea – 2023-24

Storia contemporanea avanzato moduli A e B
Titolo: Eredità materiali problematiche

Il rapporto con le tracce materiali di un passato controverso rappresenta un momento chiave nel segnalare la fine, desiderata, realizzata o incompiuta, di una fase storica. Cosa fare con le eredità di passati ingombranti? Intorno a questo interrogativo sorgono dibattiti che rivelano, da un lato, il grado di elaborazione della memoria storica da parte di comunità e culture politiche, dall’altro lato, l’idea di sé e del proprio futuro che quelle società vogliono affermare. L’emergere di questi nodi segnala anche il delinearsi di nuove sensibilità, che dall’istituzione (o meno) di una linea di faglia con precisi elementi del passato provano a trarre legittimazione.
Nei due moduli di questo corso si esamineranno altrettante vicende paradigmatiche delle tendenze cui si è accennato: rispettivamente l’eredità materiale del fascismo e quella dell’industrializzazione.

Modulo A – L’eredità materiale del fascismo
Docente: Lucia Ceci
CFU: 6

La volontà di lasciare testimonianze di sé nella pietra fu parte non marginale del programma politico del regime fascista e prese forma nella realizzazione di migliaia di edifici pubblici lungo tutta la penisola, nelle isole, nei territori coloniali: case del fascio, uffici postali, edilizia scolastica e universitaria, stazioni ferroviarie, palazzi di giustizia, stadi, chiese, quartieri e borghi di nuova fondazione. Alla trasformazione delle città e alla nuova edificazione di rioni e centri urbani si assegnarono intenti celebrativi e finalità politiche che guardavano non solo ai contemporanei: miravano a sfidare il tempo e a coinvolgere le generazioni future. A un secolo di distanza dalla marcia su Roma, cosa resta di questi luoghi? In che modo la memoria dei luoghi del fascismo assomiglia a quanto è avvenuto in altri stati con esperienze analoghe?
Il modulo affronta questi temi a partire da alcuni luoghi particolarmente significativi nella storia italiana (presenti in città come Roma, Milano, Latina, Livorno, Padova o in piccoli centri del Sud) e di alcuni paesi europei (Germania, Spagna, Portogallo).

Metodo
Nel corso delle lezioni i diversi temi saranno affrontati attraverso lezioni della docente, analisi di fonti e letteratura storiografica, italiana e internazionale, con un coinvolgimento attivo degli studenti. A partire da materiali forniti dalla docente, gli studenti frequentanti possono elaborare approfondimenti e presentarli a lezione secondo un format che verrà illustrato nel corso ed è finalizzato all’apprendimento di tecniche di elaborazione, scrittura e presentazione seminariale di brevi testi.

Bibliografia

  1. I luoghi del fascismo. Memoria, politica, rimozione, a cura di G. Albanese e L. Ceci, Viella 2022;
  2. Saggi e documenti resi accessibili dalla docente.

I non frequentanti dovranno contattare la docente per concordare un testo aggiuntivo.

Esame: prova orale. Gli studenti frequentati potranno, a scelta, sostenere metà o due terzi dell’esame preparando e discutendo a lezione gli approfondimenti concordati.

Modulo B – L’eredità materiale dell’industrializzazione
Docente: Salvatore Romeo
CFU: 6

L’industrializzazione è uno dei tratti distintivi dell’età contemporanea. Dalla fine del XVIII secolo essa ha ridefinito la morfologia sociale e gli assetti territoriali di contesti sempre più numerosi. A partire dagli anni ’60 del XX secolo il paradigma industrialista ha iniziato a essere messo in discussione. In Occidente, in particolare, esso ha preso ad essere identificato con un passato ingombrante. Tale tendenza è andata intensificandosi con i processi di deindustrializzazione che, dalla fine degli anni ’70, hanno nuovamente ridisegnato la geografia economica del mondo, accendendo conflitti drammatici intorno alla memoria dell’industrializzazione e al rapporto con le sue testimonianze materiali.
Adottando un approccio metodologico plurale – che incardina intorno alla storia ambientale traiettorie analitiche che provengono dalla storia urbana, dalla storia sociale, dalla storia culturale e dalla storia economica – il modulo si articolerà in quattro parti. Le prime lezioni offriranno un quadro complessivo delle trasformazioni tecnologiche introdotte dalle rivoluzioni industriali, evidenziandone le conseguenze tanto sui modi di produzione e consumo quanto sulle forme di vita umane e non. Ci si soffermerà quindi sulla formazione di ambienti industriali in grado di alterare profondamente l’assetto dei territori: saranno richiamati alcuni dei casi più significativi, con particolare riguardo per la vicenda italiana. In un terzo momento si affronterà l’emersione di una nuova sensibilità anti-industriale, concentrandosi su alcuni dei nodi da essa sollevati (in particolare su quelli di carattere ambientale) e sulle esperienze più rilevanti di quella stagione. Infine, si discuteranno gli scenari aperti dalla deindustrializzazione in termini di rapporto con l’eredità della fase precedente.

Metodo

Il modulo si svolgerà parzialmente in maniera seminariale. Al termine delle lezioni gli studenti potranno stilare una relazione scritta da presentare in aula su una bibliografia concordata con il docente. I seminari sono facoltativi e costituiscono esonero parziale dell’esame finale. Quest’ultimo verterà per tutti sui contenuti affrontati a lezione.

Bibliografia

  1. R. McNeill, Qualcosa di nuovo sotto il sole, Einaudi 2020;
  2. Saggi e documenti resi accessibili dal docente.

I non frequentanti dovranno contattare il docente per concordare un testo aggiuntivo.

Esame: prova orale. Gli studenti frequentati potranno, a scelta, sostenere metà o due terzi dell’esame preparando e discutendo a lezione gli approfondimenti concordati.

Gli studenti del corso di Storia contemporanea avanzato inoltre la possibilità (per entrambi i moduli) di seguire i seguenti Seminari:

1) Storia della Russia, tenuto dal prof. Andrea Romano (10 ore);

2) Storia globale dei rifugiati nel Novecento: Migrazioni, Religione, Umanitarismo, tenuto dalla dott.ssa Nina Valbusquet (10 ore);